A.N.I.V.P., tra i cui obiettivi figura anche la promozione presso gli stakeholder delle buone pratiche nelle collaborazioni pubblico-privato nei servizi di sicurezza evidenziando il ruolo complementare della vigilanza privata rispetto alle forze dell’ordine, ha il piacere di condividere in quest’ottica un documento contenente riflessioni per un possibile concorso della sicurezza sussidiaria nella vigilanza di siti e obiettivi sensibili nell’ambito di operazioni a tutela delle libere istituzioni della nazione.
A partire dalla descrizione del quadro generale normativo che disciplina le forme di sicurezza sussidiaria, il documento riporta le conseguenti argomentazioni a supporto di una proposta di sostituzione graduale dei militari impiegati nella sicurezza-presidio di beni o luoghi sensibili con Guardie Particolari Giurate dipendenti da Istituti di Vigilanza Privata.
La possibilità di sostituzione con personale di vigilanza privata è già oggi contemplata dall’attuale quadro normativo (art. 256 bis Reg. TULPS e successiva decretazione D.M. n. 269/2020). Tale personale già attualmente, in particolare per i servizi di sicurezza sussidiaria o complementare a quella della forza pubblica, è specificatamente formato, addestrato e certificato.
Per esempio, si evidenzia come già da tempo il personale Guardie Giurate degli Istituti di Vigilanza presta servizi presso importanti basi militari USA in Italia (Camp Darby, Caserma Ederle, Aeroporto Del Din, per citarne alcuni).
Pertanto, la sostituzione dei militari con le guardie particolari giurate presso siti sensibili o semplici presidi rappresenterebbe un significativo risparmio economico per lo Stato italiano, senza compromettere i livelli di sicurezza. L’adozione di questo modello permetterebbe al personale militare di essere maggiormente dedicato alla formazione, all’addestramento e all’impiego per le operazioni atte alla realizzazione della pace e alle nuove esigenze di sicurezza nazionale e internazionale.
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