A.N.I.V.P. nei mesi scorsi ha condotto un monitoraggio delle normative regionali in merito alla previsione dell’impiego delle guardie giurate nell’attività di accertamento e contestazione delle violazioni amministrative a bordo di mezzi di trasporto pubblico (di seguito il REPORT con i risultati).
Il monitoraggio, condotto dal Centro Studi A.N.I.V.P. guidato dal dott. Antonio Ancona, ha rilevato come alcune regioni, a differenza di altre, non prevedono nella propria normativa l’impiego di GPG per l’attività oggetto dello studio.
Si è pertanto provveduto ad avviare un’opera di sensibilizzazione verso quelle Regioni che non avevano previsioni in tal senso, al fine di uniformarne la condotta, prendendo in molti casi contatto con gli assessori di riferimento.
A seguito di tale attività, la Regione Lazio lo scorso 27 novembre (deliberazione legislativa ex pl 170) è intervenuta dando seguito alla richiesta di A.N.I.V.P. con una modifica normativa dell’art. 40 – LR n. 30/1998:
La Regione, le province ed i comuni esercitano la vigilanza ed effettuano controlli periodici per l’accertamento della regolarità e della sicurezza dei servizi di trasporto pubblico di rispettiva competenza. Nell’ambito di tali attività, possono altresì, affidare, anche tramite l’ente gestore, il controllo, la prevenzione, la contestazione e l’accertamento sull’osservanza delle disposizioni per la cui violazione è prevista una sanzione amministrativa anche alle guardie giurate autorizzate ai sensi dell’articolo 133 del regio decreto 18 giugno 1931, n. 773 (Approvazione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza) e del regio decreto 6 maggio 1940, n. 635 (Approvazione del regolamento per l’esecuzione del testo unico 18 giugno 1931, n. 773 delle leggi di pubblica sicurezza) e successive modifiche, o al personale con la stessa qualifica appartenente a istituti di vigilanza privata, in assenza del personale della polizia ferroviaria e di altri ufficiali e agenti di polizia giudiziaria.
Un importante risultato ottenuto da A.N.I.V.P. grazie ad un incessante e concreto lavoro di rappresentanza che rafforza il ruolo della Vigilanza Privata nel contesto della sicurezza sussidiaria e nel rapporto con gli enti locali.